Nonostante le perduranti difficoltà, che ormai da tempo non fanno più notizia, cerchiamo di portare a casa la XXXII edizione di Time Zones sulla via delle musiche possibili. Dopo un'anteprima settembrina che ci ha portato a fare dei concerti in bellissimi Beni Culturali tra Matera, Bari e  Acquaviva il 13 ottobre inizia quello che è un po' il corpo centrale di questo festival.  Come è consuetudine la logica del programma è quella di non avere né un tema da sviluppare e né tantomeno un genere da corteggiare.

Anche quest'anno come nelle altre 31 edizioni ci rivolgiamo ad un pubblico curioso e con la mente e l'orecchio libero, se siamo arrivati a superare i 30 anni é anche  perché non abbiamo dato retta alle varie sirene come ci viene riconosciuto da organismi internazionali abbiamo una delle più belle artist list al mondo dove accanto a giganti provenienti da ogni genere come Fela Kuti, O.Colemann, Morricone, P.Glass, S.Reich, T.Riley, L.Anderson, Lou Reed, David Byrne, D.Sylvian, Sakamoto, ecc ecc ci sono musicisti meno noti, che però sono parte determinante delle trasformazioni del linguaggio musica a cavallo di due millenni.

Un festival deve costruire nel gusto di una comunità un termine di paragone rispetto a ciò che il mercato ormai non propone, ma impone. Del resto è quello che dovrebbero fare tutti quelli che ricevono (in verità nel nostro caso) miseri contributi pubblici perché il sostegno pubblico (Costituzione docet) nasce con questa ratio. 

Inizieremo  quindi con il Time Zones Off, uno spazio per progetti particolari di gruppi emergenti che cercano soluzioni fuori dai canoni dominanti Tukuru, Rumore di Scena e Peakaboom sono tre formazioni coraggiose che sfidano l'omologazione imperante. Quest' anno abbiamo curato particolarmente la presenza femminile, personalità poliedriche come Danielle De Picciotto che oltre che essere cantante ed attrice è l'inventrice e curatrice del "Love Parade" di Berlino, come Bebawinigi alias Virginia Quaranta compositrice di rango premiata due volte a Cannes ed in Italia col Nastro d'argento,ma anche attrice di cinema e teatro.

Ci saranno  le gemelle argentine Caronni  con la loro idea pazza di tango, MissyJay producer  controvento e  raffinatissime soliste di talento fuori da ogni categoria come la violoncellista polacca Resina e la violinista  estone Maarja Nuut.

Per il resto  la rappresentazione più contemporanea del Kraut Rock con tre progetti in cui spiccano A.Hacke (fondatore e membro centrale degli Eisturzende) Markus Acher leader dei Notwist, ed un impasto di Lalipuna e Notwist con il progetto Saroos. 

Ma in Time Zones 2017 c'è tanto altro come Visitations di Jon Gibson (grande sodale di Reich e Glass)  una pietra miliare del minimalismo, spettacolo che ha enormemente contribuito a definire una dimensione precisa di questo pensiero/movimento,c'è il jazz elettronico di  Saraty Korwar (Ninjatune) newyorchese di origini indiane che  declina il verbo afroamericano con insinuanti richiami orientali; ci sono tre chitarre di mondi musicali diversi Lavernier (classica) Zennaro (contemporary) Matarrese (blues) a misurarsi con la grande poesia  declamata da quel computer umano che è l'attore Paolo Panaro in Literature il progetto che condividiamo con la Compagnia Diaghilev;  c'è la folle idea del maestro Gianni Lenoci di mettere insieme Bali e Billie Holliday, c'è tanto altro a disposizione di un pubblico che ama la musica  e come sempre negli ultimi 10 anni c'è la grande elettronica con due veri geniacci di questa  musica: un astro nascente come il sudafricano DJLAG massimo esponente e propagatore di uno dei  sound più eccitanti di mamma Africa il Gqom e la leggenda JEFF MILLS multiforme artista  inventore della tecno    con la straripante e folgorante sonorizzazione del fantascientifico cinemix THE TRIP progetto amniotico che il festival presenta in esclusiva nazionale.

Per il resto biglietti a costi ridicoli ed opportunità uniche poiché le date e molti di questi progetti sono presenti per quanto riguarda il nostro paese solo a Time Zones 2017.

IL PROGRAMMA - GLI ARTISTI

 

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